Ha sviluppato il suo impegno psicosociale in molteplici aree di disagio. Ha iniziato negli anni Settanta dalla grave emarginazione metropolitana, promuovendo il primo centro di accoglienza milanese per persone senza dimora e partecipando, con Caritas Ambrosiana, a ricerche, pubblicazioni e iniziative su questa tematica. Nell’ambito della salute mentale, verso la fine degli anni Ottanta ha promosso assieme a realtà del privato sociale, operatori dei servizi pubblici e associazioni di familiari dei pazienti il primo Coordinamento lombardo (CLP), dal quale sono poi scaturite le realtà nazionali e regionali tuttora esistenti (UNASAM, URASAM e OPLA). Ha successivamente collaborato con il Comune di Milano nel Progetto Koiné, con l’Azienda Ospedaliera Niguarda nel Progetto Reti Sociali Naturali ed è stata membro della Consulta Regionale
della Lombardia sulla salute mentale. È approdata al Dipartimento di Salute Mentale di Como nel 1997, collaborando inizialmente alla chiusura dell’ex OP San Martino e occupandosi successivamente di rapporti con la rete sociale attraverso progetti di empowerment, auto/mutuo aiuto, associazionismo di utenti e familiari. È stata referente e coordinatrice per il Dipartimento di Salute Mentale dei Programmi Innovativi Regionali.