Nata a Napoli agli inizi degli anni Sessanta, vive un’infanzia serena e ricca di opportunità formative in una vivace famiglia allargata. Consegue il diploma magistrale e, poco dopo, quello di pianoforte. Cominciano allora quelli che lei stessa ama definire «anni di vagabondaggio». Nel 2003, insieme a un nutrito gruppo di sognatori, è co-fondatrice dell’associazione culturale «Il sogno è sempre»
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Resy Molon
Nata nel 1949, è diventata «maestra», nonostante avesse voluto fare altro. Dopo aver insegnato per anni in un centro per persone con disabilità gravi, è approdata alla scuola di Polegge nei primi anni ’80. Insieme alle colleghe e amiche Gianna e Ilia, ha coltivato il sogno di costruire una scuola in grado di accogliere tutti i bambini con i loro modi di imparare e di interagire.
Ilia Meneghin
Nata nel 1950 a Montecchio Precalcino. Il papà le trasmette la ricerca del bello e dell’armonia, la mamma la passione per la scuola. Insegna 8 anni nella scuola speciale. Nel 1978 arriva a Polegge. Sogna una scuola dove ognuno sia accolto e sviluppi le proprie potenzialità: una scuola per tutti. Ora incontra giovani insegnanti in qualità di formatrice.
Gianna Beltrame
Nata nel 1948, la nascita di una sorellina con Sindrome di Down la avvicina al mondo delle diversità. Decide di insegnare per anni in una scuola per persone con disabilità. Poi, a Polegge, lavora per creare una scuola pubblica in cui tutti trovino uno spazio di crescita positiva. Condivide ora la sua esperienza con gruppi di insegnanti. È insegnante di co-ascolto.
Alice Azzalini
È dottoranda di ricerca in Scienze Linguistiche, Filologiche e Letterarie presso l’Università degli Studi di Padova. La sua area di ricerca è la plusdotazione. È docente di lingua inglese nella scuola secondaria di secondo grado con specifiche competenze nell’insegnamento a studenti BES e DSA. Mamma di tre bambini, è amante di tutte le sfumature di neurodiversità.
Giovanna Giacomini
Formatrice e pedagogista, nel 2015 fonda GD EDUCA, società che si occupa di servizi educativi e di formazione. Utilizzando i propri servizi all’infanzia come officina creativa, dà vita all’esperienza di «Scuole felici». Si ispira al modello danese dell’educazione e alle culture orientali.
Fernando Ramallo
Professore di Linguistica all’Università di Vigo in Galizia e membro corrispondente della Real Academia Galega. Ha fatto parte del Comitato di Esperti per la Carta Europea delle Lingue Regionali o Minoritarie per il Consiglio d’Europa. Ha lavorato a diversi progetti legati alla vitalità della lingua galiziana nella Galizia contemporanea e in particolare all’indagine sul ruolo sociale dei neo-parlanti galiziani nel cambiamento sociolinguistico e nella rivitalizzazione della lingua.
Vittorio Dell’Aquila
Docente di Linguistica scandinava presso l’Università Statale di Milano. È stato coordinatore del servizio di Planificazion y Elaborazion dl Lingaz Ladin e coordina il Forskningscentrum för Europeisk Flerspråkighet. Si occupa di cartografia applicata alla sociolinguistica e alla geolinguistica, politica e pianificazione linguistica, dialettologia e contatto linguistico. È membro degli atlanti linguistici europei ALE e ALiR.
Sabrina Rasom
Direttrice della Majon di Fascegn. È stata funzionaria responsabile dei Servizi linguistici e culturali del Comun General de Fascia e ha ricoperto la carica di vice presidente della rete europea NPLD-Network to promote linguistic diversity. Ha lavorato a diversi progetti di politica linguistica e di rivitalizzazione della lingua, con attenzione particolare alla realtà dei neo-parlanti.
S’interessa di diversità linguistica, di multilinguismo e di lingue poco diffuse, in particolare del ladino.
Patrizia Cordin
Docente senior di Linguistica generale presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento. È direttrice di Bilinguismo.conta@Trento. È stata Delegata del Rettore dell’Università di Trento per le iniziative sulle minoranze linguistiche. Ha lavorato a progetti nazionali e internazionali sul multilinguismo, la variazione linguistica e il contatto tra lingue, con particolare attenzione alle lingue locali, alle lingue di minoranza storiche e alle lingue di minoranza recenti.